sabato 10 aprile 2010

Un volo per tante colombe


 Anche se un po' in ritardo, voglio comunque unirmi a questa splendida iniziativa che mi ha incuriosito sin dall'inizio e che ho seguito con molta ammirazione.
Un gruppo di blogger, trascorso un anno dal terremoto di L'Aquila, ha voluto far conoscere i prodotti di un'azienda storica, Sorelle Nurzia, trovatasi in difficoltà in un territorio tutt’ora disastrato. L'intento è stato quello di promuovere  l'azienda e i suoi prodotti anche fuori dal suo ambito tradizionale...non ho dubbi su quanto il tutto sia ben riuscito.


«Non mangia che colombe l'amore, e ciò genera sangue caldo, e il sangue caldo genera caldi pensieri e i caldi pensieri generano calde azioni, e le calde azioni sono l'amore.»
William Shakespeare

Questa frase di W. Shakespeare ha fatto sì che riflettessi su quanto la colomba, simbolo della pace, sia stata infinitamente raffigurata nelle opere d’arte di artisti di ogni tempo, oltre che motivo di inspirazione per scrittori e poeti.
E di arte ne è colma la mia esistenza. Solo guardandomi intorno ritrovo questo simbolo anche nelle opere di Stefano e mi sembra carino dedicarle a questo volo.
"Le colombe sono il simbolo della pace e l'amore non può che nutrirsi di pace..."

Una dedica per le Sorelle Nurzia

In volo arrivò la mamma portando un cibo ludico
Stefano Bianco / 13 maggio 2009

Il gioco ironico di questa immagine ben si adatta a questa circostanza, a questo impegno di solidarietà, a questo scambio di calde azioni, tanto da invogliarmi a mostrare un’altra opera in cui la colomba, così come il ritorno all’arca di Noè, si ripeta ancora una volta, come simbolo della vita e della terra, in questa fontana a cui tengo in particolar modo.

Fontana leone mangiapiedi


Quest'opera, sicuramente meno ironica della precedente, si fa forte dei contenti simbolici della continuità, e lì dove un leone simboleggia l'aggressività e l'avversità, la colomba è salva per il suo volo...
Un "caldo" augurio a tutti, alle Sorelle Nurzia, alle 99 Colombe, alla mia amica Ornella, con tanta simpatia...


venerdì 9 aprile 2010

Il Cavaliere


Ecco ci siamo........

...sono riuscita a dare un minimo di impostazione a questo blog, cosa che mai avrei immaginato di ritrovarmi a fare...Sarà stata la simpatia di una cara amica che, con il suo grande entusiasmo, mi ha convinto a lasciare indietro il timore di non capirci granché...Eppure un grafico dovrebbe essere all'altezza di ben altro. Ma noi grafici di altra generazione, per quanto abbiamo già da tempo abbandonato rapidograph, squadrette, taglierina e Cow gum, non vorremmo tenere più del dovuto gli occhi puntati su monitor e le mani su mouse e tastiera...per non parlare poi di ciò che accade nel nostro "lato B".
Insomma non se ne può più fare a meno, la tecnologia avanza per ogni professione e pare che anche per il tempo libero sia inevitabile.
Cosa combinerò in questo blog?...sinceramente non lo so....Potrei iniziare a parlare di me e del mio lavoro, della famiglia, della gatta, delle mie origini per metà meridionali e per l'altra francesi, di cucina, di arte, o delle piccole parentesi che mi concedo per scrivere qualche poesia e brevi episodi che riaffiorano con gli anni dalla mia memoria...

Il momento è solenne...

 
 
Il Cavaliere
 
 
Se dicessi che ho postato la prima cosa che mi è venuta in mente... direi una grossa bugia...
La verità è che da un po' di giorni mi ritorna in mente questa fotografia, o meglio, è da un po' che mi sono accorta di quanto tempo sia trascorso da quando rimasi incantata davanti a questa scultura: "Il Cavaliere". Furono forse le luci, la grande vetrina, i primi giorni di un autunno che si prospettava tutto nuovo nel suo procedere, a modificare un percorso che avevo sognato tutto diverso?

Mi ero da poco trasferita a Milano per lavorare in uno studio di pubblicità e da pochissimo avevo iniziato a frequentare Stefano, quando, quella sera, girando con la sua mercedes d’epoca per la città, mi portò davanti ad un noto albergo in Largo Augusto. Ma non si maligni, era per farmi “ammirare” una sua opera.

E grande fu la sorpresa, una vera meraviglia; i miei occhi iniziarono a scorrere su quelle pietre così ben assemblate, sul basamento e gli inserti in ferro imbullonati, su quell'insieme materico così maestoso; beh insomma, devo proprio ammetterlo, di quella visuale ricordo ancora i brividi sulla pelle, gli stessi che mi prendono quando ascolto una bella musica. Sarà stato il clima giusto di quella serata o il mio amore per l'arte, o forse lo sguardo tenero e soddisfatto di Stefano, a fare in modo che...scattasse la scintilla?...

  E di scintilla in scintilla ...mi pare che inizi ad avere le idee un po’ più chiare di cosa farne di questo blog........